Quando si parla di sicurezza alimentare e norme igieniche HACCP è facile trovare riferimenti ai dispositivi di protezione individuale per tutte le industrie e le imprese che lavorano nel settore alimentare. Questi dispositivi sono pensati per ridurre i rischi per la salute dei dipendenti ma anche per invitare le contaminazioni alimentari. Vediamo alcuni esempi di dispositivi per capire meglio di che cosa si tratta.
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Protezioni visive
Anche quando si manipola e si trasforma un alimento, esiste un rischio visivo. Le protezioni per gli occhi riducono tutti i rischi legati al rilascio di particelle volatili ma anche sostanze irritanti e bollenti. In tanti sottovalutano questo tipo di rischio facendo lavorare i dipendenti senza una protezione visiva adeguata.
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Per le vie respiratorie
Esistono dei dispositivi di protezione individuali dedicati alle vie respiratorie. Si tratta di mascherine con filtro che proteggono dall’inalare polveri di vario tipo; basti pensare a chi utilizza farine, spezie, caffè e prodotti che hanno piccole particelle volatili. Si tratta di soluzioni indispensabili per la sicurezza dei lavoratori che possono sviluppare patologie come irritazioni e anche asma. Inoltre, bisogna mettere in conto che tramite il respiro possono passare germi, batteri e patogeni dall’operatore all’alimento modificandone la sua sicurezza.
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Protezioni per il corpo
I dispositivi di protezione per il corpo sono indumenti monouso per proteggere la persona che opera nel settore alimentare. Può trattarsi di camici, divise e altri accessori che proteggono da eventuali schizzi ma anche la contaminazione. Infatti, i dispositivi sono pensati anche per evitare la caduta di peli e capelli all’interno degli alimenti. Le norme igieniche HACCP prescrivono l’obbligo di attuare adeguate modalità per evitare tutte le contaminazioni di questo tipo.
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Per l’udito
Altri dispositivi di protezione allo scopo di preservare l’udito dell’operatore. Nelle industrie è facile che si utilizzino dei macchinari che raggiungono livelli di rumorosità pericolosa, cioè che superano i 100 Decibel. Si può parlare di otoprotettori, inserti e cuffie che limitano i rumori che colpiscono il delicato timpano interno.