Durante le vacanze estive i più sperano di rilassarsi, scoprire posti nuovi, divertirsi con gli amici, leggere tanti libri o passare momenti piacevoli con i propri cari. Più spesso di quanto si voglia ammettere, però, per molti le giornate libere coincidono con troppe ore con lo sguardo abbassato sullo schermo dello smartphone, tra post sui social media, meme diventi, gossip morboso e notizie catastrofiche. Questo comportamento, che può sembrare inoffensivo, sfocia a volte in una vera dipendenza che causa disagio a chi ne è colpito, con problemi concreti nella vita quotidiana. Affrontare la situazione nel modo giusto è dunque importante per gestire meglio il proprio tempo, e anche per godersi appieno le vacanze estive.
Riconoscere la dipendenza da dispositivi digitali
Identificare i segnali che indicano una probabile dipendenza da smartphone e altri dispositivi digitali è il primo passo per cercare di risolvere il problema. Tra questi ci sono l’impossibilità di resistere all’impulso di utilizzare lo smartphone, unita a un senso di ansia o irritabilità quando non lo si può usare per lunghi periodi. È comune, inoltre, passare di fronte allo schermo più tempo del previsto, anche quando ciò causa disagio fisico o psicologico. Chi ha dipendenza da smartphone ha spesso un desiderio di limitare il proprio uso, a volte accompagnato da tentativi falliti di gestire il problema. Ciò può sfociare in difficoltà nelle relazioni, negli studi e sul lavoro, in un forte senso di malessere psicologico, e in comportamenti pericolosi come attraversare la strada o guidare con gli occhi fissi sullo schermo. L’utilizzo eccessivo di dispositivi digitali può causare anche problemi come insonnia, mal di testa e diminuzione dell’autostima, soprattutto tra i più giovani.
Cercare supporto per risolvere il problema
Le vacanze estive possono essere l’occasione di accorgersi con chiarezza del problema, magari perché familiari o amici fanno notare che qualcosa non va. Con più tempo libero, le ferie sono una buona opportunità per cercare una soluzione o iniziare un percorso di guarigione. Uno strumento utile è la psicoterapia online, accessibile anche dal luogo di villeggiatura cercando su Serenis un professionista disponibile nel periodo desiderato. In particolare, la psicoterapia cognitivo-comportamentale è un approccio che ha generalmente buoni risultati su questo tipo di problematiche, aiutando a identificare i pensieri che stanno alla base dell’uso eccessivo dello smartphone e il modo in cui questi influenzano le azioni. Insieme alla terapia, la meditazione mindfulness contribuisce a notare pensieri e impulsi, imparando a poco a poco a prenderne le distanze.
Primi passi per gestire la dipendenza da smartphone
Oltre alla psicoterapia, ci sono alcuni accorgimenti che si possono attuare in autonomia per cercare di limitare l’utilizzo dei dispositivi digitali. Il primo è ridurre il numero di notifiche ricevute, limitandole soltanto a quelle davvero necessarie e bloccando le altre. Durante le vacanze è certamente una buona idea lasciare il lavoro da parte ed evitare di leggere le e-mail dall’ufficio, che possono senza dubbio attendere qualche settimana. Mettere il telefono in modalità silenziosa per alcune ore, ad esempio durante un pranzo in famiglia, evita di essere distratti dal suono della notifica per un commento a una foto su Instagram. Quando si avvicina l’ora di andare a dormire, poi, è ideale spegnere il telefono e lasciarlo in un’altra stanza, così da non restare alzati ben oltre l’orario previsto perché lo smartphone ci ha fatto dimenticare il passare del tempo. Fissare uno schermo di sera, inoltre, peggiora la qualità del sonno e aumenta il rischio di insonnia. Attraverso le impostazioni dei dispositivi è poi possibile monitorare e limitare il tempo di utilizzo di determinate app, come social media o giochi, che rubano ore preziose di relax e divertimento alle tanto agognate vacanze.