Se anche tu sei un vero appassionato di birra, allora devi per forza conoscere la tradizionale e la storia della produzione della birra belga che trovi nel tuo pub Roma preferito.
La produzione di birra, anticamente, avveniva nei monasteri. Erano, infatti, i frati ad occuparsi della birra e della sua produzione. Era un’attività che aveva lo scopo di mantenere economicamente il monastero. La produzione di birra era addirittura vietata a chi non era un frate, anche per evitare l’auto consumo e la concorrenza con i monasteri. Ancora oggi, moltissime birre hanno come effige un Monaco proprio per questa ragione.
La birra si produceva all’inizio solo con l’avena e in seguito si iniziarono ad utilizzare altri cereali come orzo, segale e farro. Bisogna aspettare il 1200 circa perché nella produzione di birra venga utilizzato l’ingredienti che si usa ancora oggi: il luppolo. Il retrogusto amaro, fino a quel momento, si otteneva solo con l’uso di una particolare miscela di spezie, detta gruit.
Dal 1600 in poi, la produzione della birra viene sdoganata e non sono solo i monasteri ad occuparsene. In questo periodo nascono i primi birrifici laici, cioè privati senza i monaci. I birrifici più antichi sono quelli nella zona mitteleuropea, cioè Belgio, Olanda, Germania e limitrofi. Al tempo non esisteva la libera circolazione delle merci e le accise sulla birra produssero un momento di crisi. Per late ragione, spesso la produzione della birra era destinata al solo mercato locale. Per fortuna oggi non è più così così anche al pub Roma si può gustare ottima birra belga.
Finita la prima guerra mondiale, la produzione della birra ebbe un miglioramento, in particolare in merito alla sua qualità. In questo periodo, ci sono che delle nuove sperimentazioni: la tradizione della birra belga si fonda con alcune tecniche anglosassoni, infatti. La birra d’abbazia resta però un vero marchio di garanzia e qualità del prodotto nonostante alcune possano avere delle caratteristiche più scozzesi, irlandesi o inglesi.