- Il bruxismo. La tendenza a digrignare i denti prende il nome di bruxismo ed è causata da una errata pozione della mandibola e mascella che non si chiudono come dovrebbero. I denti appaiono piatti senza i caratteristici solchi, soprattutto sui molari e pre molari, e ci si deve rivolgere allo gnatologo a Milano per porvi rimedio, ritrovando la corretta posizione dell’articolazione temporo mandibolare.
- La cefalea. La cefalea è un mal di testa nella parte frontale molto comune che può essere causato da diversi fattori tra cui lo stress e la stanchezza oculare per via dell’uso intensivo e prolungato di monitor e schermi. Una possibile causa potrebbe essere la sbagliata occlusione mandibolare perciò chi soffre di questa patologia farebbe bene a sentire anche il parere di uno gnatologo a Milano.
- L’acufene. Un fischio costante o una sorta di ronzio all’orecchio prende il nome di acufene; spesso ne soffrono i musicisti perché abituati ad ascoltate e suonare ad altissimi volumi. Ma la causa potrebbe anche essere dovuta all’errata posizione di mascella e e mandibola perciò uno specialista in gnatologia può risultare fondamentale.
- Il click mandibolare. Se quando si apre la bocca si sente un tocco come un click, significa che la mandibola è in una posizione errata. Si tratta di un problema spesso trascurato perché privo di dolore ma si deve correggere la posizione grazie all’intervento dello gnatologo a Milano.
- I dolori alla testa. Data la scorretta occlusione mandibolare, si possano avvertire dolori alla testa. Le articolazioni sono tutte collegate e possono perciò sorgere dolori e infiammazioni per uno sbagliato allineamento dei denti in seguito a una protesi errata che modifica l’occlusione mandibolare.
- Le vertigini. Se si avvertono vertigini senza alcun motivo può esser che siano causate dall’orecchio interno cioè da dei piccoli ossicini che controllano l’equilibrio. In seguito a un trauma o a qualche altro motivo che ha causato lo spostamento della mandibola, l’orecchio intero può subire dei danni che fanno apparire le vertigini.